Casco della moto: come scegliere la protezione ottimale

Il casco della moto va scelto tenendo conto di diverse caratteristiche come la tipologia, il materiale, la taglia e molto altro.

Il casco è obbligatorio per legge e deve essere fatto bene in modo tale da proteggere la testa dagli urti ma garantire allo stesso tempo un comfort ottimale.

Tipologie

In generale ci sono tre tipologie principali di casco:

  • Jet: esso permette di avere tutto il volto libero e il suo punto di forza è la facilità della calzata. Però la parte del mento è senza protezione e non è molto confortevole dato che non protegge dai rumori. In più i materiali utilizzati non sono molto resistenti dato che è pensato per essere utilizzato in città dove la velocità è ridotta e c’è un basso rischio di incidenti.
  • Integrale: è il più consigliato dato che garantisce sicurezza e offre un grande comfort. Infatti protegge dai rumori e dal vento e la sua imbottitura è molto comoda. Si dividono ancora in due sottocategorie: quelli sportivi (per corse su pista) e quelli turistici (per i motociclisti su strada).
  • Modulare: è una via di mezzo, infatti unisce la protezione del casco integrale alla praticità di quello jet. Esso può essere aperto o chiuso completamente a seconda delle necessità.

Taglie

Per trovare la misura del casco più adatta è sufficiente misurare la circonferenza della testa. La misurazione va fatta con un metro da sarta che va messo circa un centimetro sopra le sopracciglia e mantenuto orizzontale. Dopo questo passaggio basta confrontarlo con una tabella di taglie standard:

  • 53-54 cm: taglia XS
  • 55-56 cm: taglia S
  • 57-58 cm: taglia M
  • 59-60 cm: taglia L
  • 61-62 cm: taglia XL
  • 63-64 cm: taglia XXL

Peso e materiali

In linea di massima il peso del casco è:

  • 1.500 gr circa per i caschi pesanti
  • Sotto i 1.300 gr per i caschi leggeri

Tra le tipologie di materiali invece, i caschi possono essere costruiti in:

  • Fibra di carbonio e fibra di vetro: resistenti ma devono essere sostituiti se vengono ammaccati
  • Policarbonato e termoplastica: molto più resistenti e in grado di sopportare gli urti più violenti

Certificato di omologazione

Per sapere se il casco è approvato dalla legge occorre leggere l’etichetta. Essa deve avere il marchio E che garantisce che il casco è stato realizzato sotto l’approvazione dei disciplinari di produzione europea.

In particolare, se il casco è stato costruito in Italia, l’etichetta avrà la scritta E3, dove il 3 simboleggia il territorio italiano. Inoltre, la comparsa delle cifra 05 indica che il casco è omologato.

Manutenzione e pulizia

In linea di massima il casco andrebbe cambiato ogni 5 o 7 anni e durante tutto il periodo del suo utilizzo va sottoposto ad una manutenzione e pulizia periodica (almeno una volta al mese).

Il casco va lavato con acqua e preferibilmente con un sapone neutro, il quale non andrà a danneggiare il materiale da costruzione e il disegno. Sono poche e semplici le fasi da seguire per una pulizia perfetta:

  • Come prima cosa va estratta la visiera tramite i ganci appositi.
  • Poi bisogna bagnare il casco con l’acqua.
  • Successivamente bisogna stendere un’abbondante quantità di sapone e strofinare delicatamente. Preferibilmente va messo con le mani o al massimo con un panno di cotone morbido.
  • Infine bisogna sciacquare utilizzando acqua tiepida e poi asciugare usando un panno asciutto e pulito.

La visiera invece va pulita molto più frequentemente, almeno ogni due uscite in moto, estraendola dal casco con estrema delicatezza. Se si possiede il Pinlock occorre toglierlo dalla visiera e lavarlo in modo separato.

La visiera, va lavata con lo stesso procedimento del casco. In questo caso però bisogna fare molta più attenzione e utilizzare solamente le mani per il lavaggio e un panno morbido per l’asciugatura.